Un viaggio attraverso i millenni tra tradizione e tecnologia. Un percorso che inizia tra i meravigliosi Giardini Pensili di Babilonia e arriva fino alle innovazioni del Vertical Farming moderno.
E’ un racconto avvincente tra storia, tradizione e tecnologia, quello che ci narra Daniele Bertocchi, CEO di Greatit, nell’intervista rilasciata a The Map Report.
Il primo vertical farming
La storia della coltivazione verticale affonda le radici nel passato. Nell’articolo tracciamo un percorso affascinante che parte dalle prime tecniche di agricoltura verticale utilizzate dagli antichi Aztechi, passando per le visioni di pionieri come Gilbert Ellis Bailey nel XX secolo, che per primo coniò il termine "agricoltura verticale", fino ad arrivare al primo grattacielo bioclimatico costruito nel 1992 in Malesia e all'attuale nascita del Vertical Farming come pratica agricola importante per il nostro futuro.
La visione di Daniele Bertocchi
Bertocchi racconta a The Map Report la sua visione sul ruolo del Vertical Farming nel contribuire a garantire la sicurezza alimentare grazie a una produzione costante e senza l’uso di pesticidi, per un futuro alimentare più sicuro e sano per tutti. Un approccio fortemente legato al concetto di "One Health", che riconosce l'interconnessione tra la salute umana, animale e ambientale.
E’ un viaggio, insieme a un esperto agronomo, alla scoperta delle tecniche all'avanguardia usate dal Vertical Farming, come l'idroponica e l'acquaponica, per coltivare una vasta gamma di piante in ambienti controllati, sfidando le limitazioni delle condizioni climatiche. Una tecnica che avrà un ruolo nel contribuire a prevenire carestie e crisi alimentari, considerando la previsione di una popolazione mondiale che supererà i 9 miliardi entro il 2050.
Leggi l’articolo
Scopri di più sulla visione di Daniele Bertocchi del Vertical Farming e dell’impatto a livello ambientale e sociale generato da questa tecnica di coltivazione.
Leggi l’articolo esclusivo su The Map Report!: https://www.sfogliami.it/fl/292876/x5g44zgrtbx9hzuu4j5rhkfps7j34pvu#page/64